“Pari o dispare”: donne ancora strumentalizzate ed i loro diritti svenduti?
Proprio questa sera ho ricevutro un’invito a partecipare ad un evento che mi ha lasciato di stucco.
L’evento si chiama
“L’unione laica contro tutte le discriminazioni”
si terrà a Milano Giovedì 10 Maggio, ed è organizzato da Pari o Dispare insieme ad Equality Italia. Mi ha incuriosito il nome dell’evento, sembra quasi un pò polemico.
Vado a leggere i nomi dei partecipanti al dibattito:Daniele Nahum, Vice Presidente Comunità ebraica Milano e David Piccardo, Coordinatore CAIM.
Si.. ho letto bene.. David Piccardo.. fratello di Hamza (Roberto) Piccardo, entrambi convertiti vicini all’UCOII, organizzazione Islamica legata ai Fratelli Musulmani.
Come da recente cronaca politica, ha preso il sopravvento l’ala più estremista delle associazioni Islamiche legata appunto ai Fratelli Musulmani, a discapito dell’ala più moderata.
Sono sempre più scioccata di quanta manipolazione ci sia sull’argomento. Guardiamo la situazione nel nord’Africa. Quella che una parte della polica e dei media italiani, tentano a tutti i costi di propinarci come una primavera, rivela sempre più la sua vera faccia, cioè un’autunno, e quelli che cercando di dipingerci come dei moderati in realta sono e sempre saranno dei fondamentalisti Islamici: i Fratelli Musulmani.
Stiamo vedendo cosa la coalizione tra Fratelli Musulmani e Militari sta provocando in Egitto: intolleranza anticristiana, test di verginità sulle manifestanti, proposta di abbassare l’età per contrarre matrimonio a 14 anni, hanno reso legale il “sesso dell’addio”, vale a dire che il marito può fare sesso con la moglie morta fino a 6 giorni dal suo decesso.
In Tunisia hanno dato fuoco all’emittente televisiva che ha trasmesso Persepolis, e all’interno del nuovo governo c’è stata la proposta del ritorno delle odalische – o concubine – per la loro utilità sociale di oggetti sessuali.
Ed in entrambi i paesi, repressione violenta dei manifestanti.
Questa sarebbe la primavera araba dei fratelli musulmani.
Il caro Hamza Roberto Piccardo lo conosco poi personalmente, ho avuto diversi scambi / scontri con lui quando ho intrapreso il mio cammino di conoscenza dell’Islam per motivi personali.
E’ lui che si è occupato della traduzione della versione del Carono in Italiano più venduta in Italia, che, almeno a detta dei miei amici islamici arabo-madrelingua, ha provveduto ad una traduzione del Corano molto rigidida e misogina, ad incominciare dal famigerato versetto 34 della Sura IV An-Nisà.
Personalmente dopo diversi confronti sono giunta alla conclusione che Piccardo è un maschilista subdolo manipolatore. Politicizzato fino alla nausea, con le sue prediche il venerdì in Moschea da grosse spinte oltre che alla sua anche alla carriera politica del fratello.
All’ evento nessun esponente rappresentante della visione cristiana. Mmah, forse ci sarà un motivo
Più rileggo il programma dell’evento, più vedo una strumentalizzazione ideologica e politica della donna, in una direzione preoccupante, davvero preoccupante.
Continuano a fare politica sulla nostra testa e sui nostri diritti. Ci usano, ci strumentalizzano. Ci facciamo usare e strumentalizzare, per la smania da riflettori.
Concludo con un video che ritrae una donna coraggiosa. Eh si, perchè di donne coraggiose, anonime, ce ne sono, ed a quanto pare nell’altro lato del mediterraneo di più che in Italia. Anche se i riflettori dei media occidentali sempre più intorpiditi dal petrolio non le investono, ci pensa YouTube ;-).
E’ Khaoula Rachidi, la giovane studentessa che ha difeso il drappo tunisino, sostituito con la bandiera nera dell’Islam, durante i disordini dell’università di Tunisi La Manouba, il 7 Marzo scorso.